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Conoscenza8. novembre 2022

Brand awareness: tre strategie per le aziende B2B

La brand awareness è uno dei fattori più importanti per qualsiasi marchio. Gioca un ruolo fondamentale nel modo in cui i clienti fanno le proprie scelte d'acquisto. Un brand conosciuto crea accettazione e fiducia tra i consumatori. Perciò, come possono le piccole e medie imprese, in particolare, aumentare la propria brand awareness pur disponendo di un budget limitato o nullo per grandi campagne pubblicitarie in TV, radio o sulle riviste? Esistono tre possibili strategie.

Brand Awareness steigern: Strategien entwickeln

Cos'è la brand awareness?

La brand awareness si esprime in percentuale e indica quanto il brand sia conosciuto. Quante persone riescono (con o senza supporto) a ricordare un certo brand o un'impresa?

La brand awareness si determina attraverso sondaggi basati su tre fasce: il primo brand indicato da un consumatore all'interno di una categoria di prodotti viene inserito nella fascia "Top of Mind". Ogni altro brand nominato dal consumatore è parte della fascia "Unaided Recall". I brand che il consumatore riesce a ricordare solo dopo averne letto il nome o averli visti appartengono alla fascia "Aided Recalls".

Strategia 1: content marketing
 

Il content marketing (in inglese) offre alle imprese la possibilità di aumentare la propria brand awareness. Questo metodo di marketing non comprende soltanto messaggi pubblicitari, ma anche contenuti utili che vengono cercati online da numerose persone. Le imprese che forniscono questi contenuti vengono trovate più spesso e possono avvalersi di quest'opportunità per acquisire clienti.

Il content marketing posiziona i contenuti su un sito web sotto forma di pagine informative (ad esempio, manuali operativi, servizi, prodotti), articoli di blog oppure white paper (in inglese) da scaricare. Nonostante creare contenuti richieda molto tempo, il content marketing oggigiorno è d'obbligo, anche per le imprese che operano nel settore del B2B.

Quando si parla di content marketing, la frequenza di creazione di nuovi contenuti è fondamentale. Quanto più spesso un'impresa pubblicherà contenuti rilevanti per il gruppo target, tanto più successo avrà. Alcune aziende dispongono dei mezzi finanziari per ingaggiare il proprio team di autori. Altre, invece, si avvalgono di autori freelance o agenzie che si occupano di produrre contenuti. Tra i contenuti più frequenti del content marketing, si annoverano manuali operativi, articoli di blog, video (in inglese), e-book e white paper. Idealmente, il testo è integrato da fotografie, grafiche informative e altri contenuti visivi.

Strategia 2: i social media
 

I social (in inglese) offrono alle imprese B2B varie opzioni per costruire la propria brand awareness in modo mirato e per rafforzarla. Il primo passo per scoprire quali piattaforme rispecchino il gruppo target è navigare sui social.

Prima di scrivere un post o un articolo, le aziende dovrebbero anche analizzare su quali temi si focalizza il gruppo target. Di cosa parlano? Quali contenuti pensano siano utili? In che modo l'azienda può partecipare alla conversazione o persino avviarne una? Le vendite B2B sono più semplici, quando vi è già un rapporto tra l'azienda e il gruppo target.

Se si vuole essere certi che l'utente abbia visto certi post o articoli, è possibile farlo tramite i cosiddetti Paid Social Ad. Questi si rivolgono a gruppi selezionati, per esempio filtrati in base all'età o alla provenienza geografica. Tutto ciò consentirà di rafforzare la brand awareness presso il gruppo target più importante per l'azienda. Se un determinato articolo funziona particolarmente bene, potreste prendere in considerazione di diffonderlo anche come annuncio a pagamento.

I sondaggi forniscono una visione immediata dei bisogni dei consumatori, consentendo così alle aziende di creare attività di marketing mirate. Se si determina, per esempio, che il gruppo target parla attivamente di un certo problema, quest'ultimo dovrebbe essere oggetto dell'articolo di un blog.

Strategia 3: organi di stampa e pubbliche relazioni

 

Un'ulteriore opzione per rafforzare la brand awareness è sfruttare un'altra fonte affidabile. Esiste una rivista specializzata o un giornale online particolarmente importante per il vostro gruppo target? La vostra azienda dovrebbe essere presente su queste pubblicazioni. Come fonte negli articoli o con i suoi contenuti.

Le pubblicazioni specializzate sono molto rilevanti nei rispettivi settori. Che leader di alto livello, come i CEO o i CFO, forniscano una citazione per un articolo conferisce all'azienda una certa riconoscibilità. Se desiderate migliorare la vostra brand awareness è necessario che rafforziate i legami con i giornalisti di pubblicazioni specializzate di rilievo.

O, magari, potreste avere la possibilità di contattare un guest blogger che sia attivo sul sito di un'altra azienda a suo nome. Nonostante a uno sguardo superficiale il fatto di creare contenuti per altri possa sembrare controproducente, questo approccio è invece utile in termini di SEO (in inglese). Avere link che rimandino al vostro sito su altri siti web rinomati accrescerà la vostra reputazione su Google. È una situazione win-win: il sito web terzo riceve nuovi contenuti e la vostra azienda ottiene un ranking più alto su Google.

Conclusione

I metodi per aumentare la brand awareness richiedono tempo e denaro ma, nel lungo termine, sono proficui. Le tre strategie illustrate sono piuttosto valide. Il loro impatto complessivo, però, si rivela soltanto quando queste sono utilizzate in combinazione tra loro, in quanto parti di una campagna di marketing strategico o di brand awareness.

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